Tutto pronto per la festa di Materdomini a Nocera Superiore

Dal 6 al 15 agosto si ripete l’antica tradizione a devozione della Madonna. A Nocera Superiore il più antico santuario mariano della Campania.

La città di Nocera Superiore continua a tenere viva la trazione della festa di Materdomini. La celebrazione di questo evento ha radici lontanissime. Il tutto nasce da un ritrovamento di una tela raffigurante una Madonna Bruna. Secondo la tradizione, in seguito ad una visione di una contadina dal nome Caramari, la Madonna avrebbe chiesto di scavare sotto una quercia, all’ombra della quale la giovane donna spesso riposava. Da questo episodio la scoperta del quadro, una icona, detta anche cona, alla quale nel tempo sono stati attribuiti diversi miracoli. Sul luogo del ritrovamento fu poi costruita una piccola chiesa tra il 1041 e il 1060.

La chiesa del santuario di Materdomini è posta tra Nocera Superiore e Roccapiemonte, in effetti l’altare cade nel territorio della vicina cittadina dell’Agro. È comunque il più antico santuario mariano della Campania. L’effige, di chiara fattura bizantina, è una Theotókos (Madre di Dio) Odigitria (Colei che indica la via), consacrata da Papa Niccolò II nella primitiva fabbrica, nella quale il culto di Maria Mater Domini aumentò rapidamente, sino ad arrivare ai giorni nostri. Il luogo sacro dove tutt’ora la tela viene conservata racchiude tantissimi aneddoti, leggende e storie vere che si alternano tra ricordi popolari e testi sacri.

Un santuario davvero affascinante che fu della Nocera Corpo per circa 5 secoli, della storica Nuceria Paganorum. Il santuario è oggi una Basilica per volere nel 1923 di papa Pio XI, poi nel 1931 dichiarata monumento nazionale. In tanti sono legati alla Materdomini: papi, re, personaggi importanti. L’ultima dinastia che ha reso onore alla Madre Santissima di Nocera,  quella dei Borbone, con un pregevole coro ligneo donato da re Ferdinando II ai monaci. Si racconta che il soldati borbonici partivano dal Gran Quartiere (oggi caserma Tofano di Nocera Inferiore) per recarsi alla frazione di Materdomini (oggi Nocera Superiore) è venerare, per volere del re delle due Sicilie, la Mater Domini. Una sorta di pellegrinaggio che continua ancora oggi. Numerosi i toselli in strada e nei cortili dedicati alla Madonna a Nocera Inferiore, Roccapiemonte e lungo Nocera Superiore. Infine, tanti i carretti a devozione da ogni dove. I devoti all’alba del 14 agosto chiederanno di entrare al tempietto recitando un centenario canto antico: “Scinn scinn zij munacon scinn, arapr stu purton”. Infine la tradizionale palatella con la ‘mpupata aprirà ufficialmente i festeggiamenti.

Giuseppe Colamonaco

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