«Un ulteriore passo avanti a conferma dell’evoluzione del ruolo della medicina generale, voluto dal Governo per affrontare l’annoso tema delle liste d’attesa, ma che porta in aggiunta una evoluzione di offerta delle cure sul territorio. In particolare, è un bene che il Piano preveda la possibilità – per la quale da tempo ci battiamo – di potenziare il ruolo di filtro della medicina generale mediante la realizzazione di esami di I livello». Lo dice il Segretario Generale della Fimmg, Silvestro Scotti, all’indomani del via libera in Consiglio dei Ministri al decreto-legge e all’iter del disegno di legge per l’abbattimento delle liste d’attesa. In particolare, la previsione normativa dispone che le aziende sanitarie locali eroghino “le prestazioni di specialistica ambulatoriale nei confronti dei propri assistiti anche tramite … l’attivazione della diagnostica di primo livello negli studi della medicina generale…”.
«L’auspicio della Fimmg – dichiara Scotti – è ora che il disegno di legge proceda spedito e arrivi a compimento nel più breve tempo possibile, come annunciato dal Ministro Schillaci, così da consentire una piena applicazione del principio dell’appropriatezza della prestazione». Scotti ricorda poi che «l’implementazione della diagnostica di I livello negli studi di medicina generale può contribuire allo snellimento delle liste d’attesa, soprattutto riducendo gli accessi alle prestazioni diagnostiche di II livello e avrà un effetto positivo sulla riduzione degli accessi al Pronto Soccorso. Un tema sul quale siamo fiduciosi di poter procedere speditamente anche grazie al costante dialogo con il Ministro Orazio Schillaci e la sua squadra».
La disposizione che prevede la diagnostica di I livello negli studi di medicina generale è peraltro già prevista dall’Accordo Collettivo Nazionale e ha senso visto anche il proficuo confronto con la Direzione generale della programmazione del Ministero della Salute dove è stato attivato il tavolo tecnico in tema di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.