La legge n.3 del 2018 sul riordino delle professioni sanitarie che, individua, le professioni sanitarie dell’osteopata e del chiropratico, è rimasta ferma al palo.
“Nonostante i nostri sforzi ed i numerosi incontri col ministero della Salute – ha dichiarato il direttivo della Felcon – le professioni di ostepata e chiropratico sono ancora nel limbo.
Eppure, dopo la legge Lorenzin e l’accordo tra lo Stato e le Regioni, pensavano ad una accelerata verso l’istituzione dei corsi universitari ed il riconoscimento degli ospeopati e dei chiropratici (per sanatoria) che oggi lavorano nella nostra penisola”.
In effetti, mentre in altri Paesi europei ed extraeuropei, tali professioni vengono riconosciute, in Italia l’iter ha subito un notevole rallentamento, col rischio – secondo la Felcon – “di subire un totale arresto”.
“Ci sono molti osteopati e chiropratici che lavorano in Italia ed una mancata regolarizzazione del settore, farebbe chiudere molti studi e partite iva, che oggi contribuiscono con le tasse al sistema economico del Paese. – ha sottolineato il presidente Giovanni Muzzolon – Si tratta di professionisti qualificati che attendono una sanatoria, come promesso e stabilito, dagli organi ministeriali nei nostri incontri.
Purtroppo, dobbiamo constatare, noi della Felcon insieme alle altre associazioni di categoria, che quanto sancito, non è stato mantenuto.
Non è possibile che oggi chi ha un titolo sanitario (fisioterapia o medicina) possa praticare l’osteopatia o la chiropratica, ci vogliono anni di studi, come dimostrano i nostri titoli e quelli delle altre associazioni del settore.
Qui si rischia di creare migliaia di disoccupati, che oggi lavorano, solo perché una legge è ferma chissà in quale cassetto.
Chiedo al presidente del consiglio, Mario Draghi, di provvedere per il bene di questi lavoratori ad applicare la legge Lorenzin”. L’osteopatia e la chiropratica sono ormai diventate discipline sanitarie, di fatto, e molti sono i cittadini che si rivolgono agli operatori che le praticano.
“Siamo ad un passo dalla regolarizzazione – ha concluso Muzzolon – mancano pochi metri al traguardo e che facciamo, ci fermiamo? Non è accettabile una cosa del genere, dopo annni di lotta in tutte le sedi istituzionali.
Spero che anche le altre associazioni come la nostra, e sono sicuro che lo faranno, invitino il governo ad applicare la legge sulle professioni sanitarie dell’osteopata e del chiropratico. Lo meritiamo noi, lo merita l’Italia”.