Il corso di Creative Arts Therapies dell’Università di Padova, unico in Italia, ha l’obiettivo, attraverso l’arte, di far emergere l’elaborazione del proprio vissuto per superare gli eventi critici negativi, resistere e riorganizzare positivamente la propria vita.
«In questi giorni si discute intorno al tema della prevenzione della violenza di genere e in particolare quella che si manifesta contro le donne fino al femminicidio. Si è finalmente accolta la proposta di inserire percorsi di educazione affettiva e di genere nelle scuole. Qualche anno fa ho realizzato un progetto europeo, che ha utilizzato le arti terapie con donne vittime di violenza, e si è dimostrato come questo strumento sia estremamente utile nei processi di presa di coscienza dei ruoli: sia quello di vittima/sopravvissuta o quello di carnefice/persecutore. Non solo, come emerso da una recente ricerca sull’invecchiamento stilata in collaborazione con l’Ateneo di Padova, e se volessimo allargare i campi di applicazione l’arteterapia, essa può rallentare l’avanzare dell’Alzheimer. La versatilità dell’arteterapia – dice Ines Testoni, direttrice di CAT – Creative Arts Therapies per il sostegno alla resilienza – è quindi fuori discussione e per questa ragione l’Ateneo di Padova ha deciso di istituire l’unico corso di perfezionamento accademico in Creative Arts Therapies mirato al sostegno della resilienza di ognuno di noi. Attivato da due anni, ha standard accademici basati su analoghi progetti internazionali con cui da anni collaboro, segnatamente con quello del dipartimento di Arti terapie dell’Università di Haifa. Con i colleghi israeliani abbiamo realizzato ricerche importanti sugli anziani e sull’utilizzo delle arti terapie centrate sull’elaborazione dell’angoscia che la fine della vita implica. Ad esempio – continua Ines Testoni – l’uso della scrittura e della fotografia si è rivelato importantissimo nei contesti delle cure palliative negli adulti ma anche nei bambini. In quest’ultimo caso i contenuti interiori non trovano ancora un apparato linguistico sufficientemente sviluppato per esprimerli pienamente e le arti terapie servono ad attivare dinamiche relazionali e la comunicazione. Le Creative Arts Therapies possono offrire quindi grandi possibilità di efficacia negli interventi che intendano supportare le persone in difficoltà, alleviando la loro sofferenza. Il corso di perfezionamento è rivolto a coloro che, per professione o vocazione, gestiscono relazioni di aiuto verso anziani, malati e morenti come pure con persone che abbiano subito traumi. Le arti terapie – conclude Ines Testoni, una dei massimi esperti in Italia sui temi legati alla morte e al fine vita – e, come emerso da un recente progetto europeo Erasmus Plus che ho appena concluso, sono utilissime per gestire l’ansia da eventi inevitabili, come la morte, e per acquisire competenze relative alle cure palliative da parte di studenti che lavoreranno in questo campo. Con questo corso, unico in Italia, i professionisti della salute potranno gestire e capire le scelte da compiere sui pazienti e aiutare coloro che ne hanno bisogno. Il Corso di Perfezionamento in Creative Arts Therapies permette di aprire lo sguardo verso scenari diversi con i quali relazionarsi al dolore e alla sofferenza, offrendo linguaggi alternativi a quelli che usiamo per vivere in una società funzionalista».