Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, torna a parlare del conflitto in Ucraina, lanciando l’ennesimo appello per la pace. Ai microfoni del Tg Sanità della FNOMCeO espone, inoltre, le attività della Federazione e degli Ordini. Lo fa non solo a nome dei medici italiani ma anche di quelli spagnoli, che hanno firmato, insieme, una lettera a supporto dell’appello di 15.000 colleghi russi: l’articolo e la risposta sono entrambi pubblicati sul British Medical Journal.
“I medici italiani sono vicini alla popolazione ucraina: sono disponibili, si mettono a disposizione per poter in qualche maniera alleviare le sofferenze. Ma, soprattutto, si appellano ai potenti del mondo perché cessino le armi: perché questa inutile sofferenza, che affligge soprattutto i più fragili, termini il prima possibile. – ha dichiarato Anelli – Le terribili immagini trasmesse dai media mostrano tutto l’orrore della guerra. Danno eco al grido di aiuto che viene dalle persone più fragili, dai bambini. La situazione sanitaria così come viene fuori dai racconti dei medici ucraini è veramente drammatica. Così come sono drammatiche le storie: le storie soprattutto di coloro che non riescono ad andar via dall’Ucraina e che hanno nelle orecchie e nella testa l’urlo delle sirene, che richiama sempre il pericolo e la morte”.
“Abbiamo, insieme con i colleghi spagnoli, espresso la piena solidarietà su un appello simile che i medici russi avevano inviato in un comunicato al British Medical journal – conclude Anelli -. Siamo con loro: condividiamo gli stessi ideali, condividiamo le stesse emozioni, condividiamo le stesse speranze. Il nostro è un appello perché cessino al più presto le armi e la diplomazia torni ad essere protagonista per risolvere i problemi tra le nazioni”.