Fascicolo sanitario elettronico: la sfida parta da cure di prossimità

A Roma nelle Corsie Sistine si e tenuto, giorni fa, un evento organizzato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale con il Ministero della Salute al quale è intervenuto il Ministro Orazio Schillaci, il Sottosegretario all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti, il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato per presentare le novità legate al Fascicolo Sanitario Elettronico e all’innovazione degli strumenti digitali funzionali all’ammodernamento del comparto sanità.

“La possibilità di avere a disposizione in modo semplice le nostre informazioni sanitarie, sempre e ovunque, è condizione indispensabile per affrontare la sfida della sostenibilità del servizio sanitario pubblico in un Paese dove più di un quarto della popolazione è anziana”, ha detto il presidente Fiaso (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), Giovanni Migliore, nel suo intervento.

“Ma la disponibilità della tecnologia da sola non basta – ha aggiunto – In ambito sanitario  le potenzialità della tecnologia informatica sono sfruttate ancora troppo marginalmente, come ha recentemente documentato l’indagine condotta da Fiaso con il Politecnico di Milano.È quindi necessario lavorare con maggiore impegno per cambiare il modo di lavorare nelle nostre aziende, a partire dalle cure di prossimità. Senza un reale cambiamento delle cure primarie rischiamo di perdere l’ultima occasione che abbiamo a disposizione per assicurare ai nostri figli un servizio sanitario equo e universale, una conquista di libertà alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare. Occorre dunque puntare con più decisione sulla formazione dei professionisti. Il progetto presentato oggi dal Governo ci sembra adeguato alle necessità, in particolare abbiamo accolto con piacere la notizia di uno stanziamento dedicato di 300 milioni alla promozione del livello culturale degli operatori sanitari. Le aziende sanitarie e ospedaliere come sempre faranno la loro parte e Fiaso è a disposizione per contribuire a vincere questa sfida non più rinviabile”.

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