I sindacati attraverso una nota stampa chiedono più attenzione per la rete locale cure palliative di Salerno. La carenza di personale il motivo dell’intervento. Di seguito il comunicato.
Nonostante le diverse segnalazioni inoltrate alla direzione sanitaria per la grave carenza di personale presso la Rete Locale Cure Palliative di Salerno denunciando una situazione tanto grave da rischiare la chiusura di del servizio, oggi constatiamo che nessun’azione è stata intrapresa al fine di risolvere la problematica, dichiarano il Segretario Provinciale e il Coordinatore Area Centro Nord, rispettivamente – Alfonso Della Porta e Andrea Pastore-. La grave carenza di professionisti sanitari e socio assistenziali ad oggi, non permette di garantire i Livelli Minimi di Assistenza, determinando un notevole utilizzo di lavoro straordinario anche attraverso ordini di servizio per richiamare il personale dalle ferie, obbligate ad essere godute per disposizioni aziendali entro il mese di giugno prossimo nonché dell’utilizzo della pronta disponibilità per quanto riguarda il servizio di Cure Palliative, che supera di gran lunga il limite dei 7 turni per ogni operatore, in spregio a quanto disciplinato dalla norma. Allo stato, ci ritroviamo in una situazione paradossale e non sostenibile con solo 3 infermieri che devono effettuare turni estenuanti sulle 24 ore in una struttura suddivisa in due piani e con 12 posti letto, incalzano – i dirigenti sindacali della CISL FP. In aggiunta, rappresentiamo che il servizio è dotato anche di un ambulatorio per la terapia del dolore nonché della gestione ed impianti vascolari (CVC, PICC e Midline). Appare del tutto evidente che allo stato la situazione non risulta più tollerabile anche in previsione delle ferie estive a cui si aggiungono quelle che obbligatoriamente devono essere smaltite in quanto residuo degli anni precedenti. Siamo a conoscenza che questa grave criticità oltre che interessare la tutela dei lavoratori sta anche determinando notevoli ritardi nella presa in carico dei pazienti a domicilio che è passata dalle 24 /72h ad una settimana. Allo stato, la situazione non è più accettabile e risulta sfuggita di mano, occorrono 4 infermieri e 3 OSS per garantire i servizi. Siamo consapevoli che se i vertici strategici non intervengono immediatamente si andrà incontro alla chiusura dell’unità operativa a stretto giro che paradossalmente – concludono ironicamente – Della Porta e Pastore – dovrà necessariamente essere “chiusa per ferie”.