Identificare e mappare gli ecosistemi marini vulnerabili presenti nel Canale di Sicilia è l’obiettivo della campagna oceanografica FARO (Fishing impacts on Isidella elongata vulnerable marine ecosystems) al via oggi dal Porto di Catania a bordo della nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche “Gaia Blu”. Fino al 30 settembre la nave ispezionerà i fondali a largo di Sciacca (AG) alla ricerca dei “soft-bottom coral gardens” identificati dalla presenza del corallo profondo Isidella elongata con lo scopo di mapparne la distribuzione e studiare la biodiversità associata tramite DNA ambientale.
Particolarmente sensibile agli impatti antropici, Isidella elongata è classificato nelle Liste Rosse IUCN (un inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale) in “pericolo critico”. Negli ultimi decenni, infatti, l’abbondanza di questo corallo nel Mar Mediterraneo si è drasticamente ridotta, principalmente a causa della pesca a strascico.
La campagna FARO permetterà di ottenere immagini del fondale marino in corrispondenza di aree di potenziale presenza di Isidella elongata, identificate tramite l’utilizzo di specifici modelli predittivi, e fornire informazioni a supporto della protezione di questi ambienti e del loro ripristino.
Gli obiettivi della campagna FARO, coordinata dai ricercatori Giorgio Castellan del Cnr-Ismar, capo missione, e Valentina Lauria del Cnr-Irbim, responsabile scientifico, sono in linea con gli obiettivi della strategia dell’Unione europea sulla biodiversità per il 2030 e la nuova legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 17 giugno e che fornirà nuovi obiettivi e nuove regole ai paesi europei per il ripristino e il monitoraggio di habitat vulnerabili.
La campagna è finanziata nell’ambito delle attività dello Spoke 2 del Centro Nazionale per la biodiversità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR-NBFC). A bordo, ricercatori e tecnologi del Cnr-Ismar, del Cnr-Irbim, della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e dell’Università di Bari lavoreranno in team per il successo della campagna.