Un relatore d’eccezione per l’incontro tematico organizzato dall’Associazione Medica Società Scientifica Anardi su uno degli argomenti più attenzionati degli ultimi tempi: la correlazione tra il microbiota intestinale e l’insorgenza di malattie.
Sono diversi anni infatti che la ricerca in campo medico e scientifico ha concentrato il suo interesse sull’argomento, dimostrando come l’intestino abbia assunto un ruolo chiave nel processo di salutogenesi dell’individuo, inteso non solo come promozione della salute in senso stresso, ma anche come benessere e qualità della vita.
E come, di contro, un suo squilibrio possa compromettere l’intero sistema innescando una reazione a catena.
A parlarne durante il webinar di venerdì scorso che ha coinvolto numerosi medici, professionisti sanitari e rappresentanti delle associazioni del territorio, il “padre della Gastroenterologia”, così come lo ha definito il dott. Vincenzo Santonicola (Presidente dell’Associazione Medica Anardi).
Al tavolo dei relatori infatti, un’eccellenza della medicina internazionale, il Prof. Giovanni Gasbarrini (Professore Emerito di Medicina Interna all’Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma, Specialista in Gastroenterologia, Epatologia, Cardiologia e Pneumologia) che ha spiegato e illustrato, con il suo intervento, l’importanza del microbiota intestinale per la salute dell’individuo e la correlazione con l’insorgenza di malattie, accendendo i riflettori sulle “sindromi” che coinvolgono l’intestino e i vari apparati e sistemi del corpo umano con i relativi fattori di comorbilità.
“La gente oggi non vuole solo guarire ma vuole star bene” – ha precisato il Prof. Gasbarrini che ha ricordato le sue origini napoletane (da parte di madre) e il suo legame forte con il territorio campano.
Se in generale si annovera tra i sostenitori della “dieta mediterranea” e promuove sane e corrette abitudini alimentari abbinate ad una costante attività fisica per la prevenzione delle malattie, ha poi sottolineato l’importanza di un’alimentazione adeguata e specifica a seconda delle caratteristiche peculiari di ciascun individuo.
Durante l’incontro, il dott. Vincenzo Santonicola ha spiegato come l’Anardi sia diventata, nel corso del tempo, un punto di riferimento per la comunità medico-scientifica: “il prossimo anno la nostra società scientifica compirà 60 anni- racconta il Presidente Santonicola – ad oggi accoglie circa 700 iscritti e il fiore all’occhiello sono i nostri giovani professionisti che rappresentano il futuro”.
Dalla sua fondazione (1962) all’impegno in prima linea per combattere la pandemia, per poi guardare al futuro con l’orgoglio di solide radici e la speranza nei giovani. “L’Anardi è una grande famiglia – continua il Presidente Santonicola- composta da professionisti e con straordinarie partecipazioni tra le voci più autorevoli del mondo scientifico internazionale ai nostri tavoli di confronto”.
E a tal proposito, sulla partecipazione del Prof. Gasbarrini, Santonicola racconta: “Con il Prof. Gasbarrini ci conosciamo da 25 anni ed è per me come un secondo padre. Circa 18 anni fa venne a Scafati e con l’Anardi c’è stata subito grande intesa.
Dopo soltanto un anno dal nostro incontro il Prof. Gasbarrini ci invitò, con nostro grande onore, alla Cattolica a Roma per organizzare un convegno.
E’ la prova che ha da sempre creduto in noi. Oggi è un onore avere il padre della Gastroenterologia al nostro fianco; un’eccellenza italiana nel mondo che continua ad essere impegnato in prima linea nella ricerca: un grande esempio per tutti noi e, in particolar modo, per i nostri giovani”.
Tra i giovani professionisti dell’Anardi, il dott. Francesco Santonicola (Biologo, Nutrizionista) ha sottolineato che “l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il microbiota intestinale e una corretta alimentazione è alla base della prevenzione di tantissime malattie e della loro cura come nel caso, ad esempio, della sindrome metabolica”.
Con dati alla mano, il dott. Sergio Amitrano (Medico Chirurgo, Angiologo, Presidente della Fondazione Bartolo Longo III Millennio) ha acceso i riflettori sull’emergenza sanitaria ai giorni nostri spiegando che “in questo periodo di pandemia sono saltati i follow up ed i controlli oncologici col risultato che il 2020 ha visto raddoppiare i morti per cancro: circa 300.000 rispetto ai circa 150.000 per Covid”.
Una fotografia della realtà, quella che esiste oltre il Covid, fatta di numeri che non lasciano spazio all’interpretazione. Ed è proprio con i numeri che il dott. Amitrano ha messo in chiaro come il Covid abbia monopolizzato l’attenzione da più di un anno, rimodulando le priorità e le opportunità di prevenzione e cura per tutte le altre patologie, comprese quelle oncologiche.
A tal proposito il dott. Amitrano, durante il suo intervento, ha invitato a riflettere sulla correlazione tra l’inquinamento ambientale e l’aumento dei malati oncologici nei nostri territori attraversati dal fiume Sarno.
Di Floriana Longobardi